Nove
la città della ceramica
Le ceramiche di Nove

La vicinanza al fiume ha favorito l’insediamento di attività artigianali che hanno saputo sfruttare la forza motrice dell’acqua, primo fra tutti il settore della ceramica, che ha utilizzato i mulini per la macinazione dei ciottoli delle sponde, che venivano poi mescolati agli impasti e alle vernici. Si trova proprio a Nove, infatti, il suggestivo Mulino Pestasassi Baccin-Cecchetto-Stringa, il più antico in Europa nel suo genere. Anche il terreno ha avuto un ruolo importante per il settore ceramico, infatti è particolarmente ricco di argilla plastica e caolino, entrambi utilizzati negli impasti ceramici.

La città di Nove

Produttori Ceramiche Decorative: Nove è conosciuta nel mondo come “La Città della Ceramica” per la produzione artigianale di ceramiche, attività artistica favorita da una congiunzione di fattori politici, economici ed ambientali favorevoli, che è esportata e conosciuta in tutto il mondo.

L’AMBIENTE CIRCOSTANTE E IL BRENTA: UNA RICCHEZZA SENZA TEMPO.

L’origine, la vita economica e la storia del Comune di Nove sono legate al fiume Brenta che lo delimita, a est, per tutta la sua lunghezza. Il paese, infatti, è posto sul cono di deiezione del fiume al confine con Bassano del Grappa.

I dintorni di Nove

Il piccolo paesino di Nove si trova inserito in un contesto paesaggistico e ambientale unico. Si trova infatti ai piedi delle montagne, a metà strada fra Venezia situata nella Laguna Veneta ed Est e il Lago di Garda, ad Ovest.

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La ceramica di Nove
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Produttori Ceramiche Decorative: Nove è conosciuta nel mondo come “La Città della Ceramica” per la produzione artigianale di ceramiche, attività artistica favorita da una congiunzione di fattori politici, economici ed ambientali favorevoli, che è esportata e conosciuta in tutto il mondo.

Nel XVII secolo la crescente richiesta e la diffusione in Europa delle preziose porcellane cinesi indusse i ceramisti olandesi ad imitarne la lavorazione invadendo anche i mercati della Serenissima; il Senato veneziano perciò, nel 1728, tentò di porvi rimedio stimolando la produzione interna con agevolazioni fiscali per chi fosse riuscito a produrre porcellane e a migliorare le Maioliche.

Nel 1752 Pasquale Antonibon, discendente da una famiglia di produttori di maioliche, ottenne dal consiglio dei “Savi della Mercanzia” (una specie di Ministero per il Commercio) della Repubblica Veneta, il privilegio di produrre ceramiche di qualità per vent’anni con l’esenzione delle tasse. La sua fabbrica divenne la più importante della Repubblica Veneta per la produzione della ceramica.
Dopo gli Antonibon nacquero altre importanti manifatture, che ottennero notevoli risultati nella produzione di ceramiche artistiche realizzate e dipinte a mano.

Nel 1875 su iniziativa di Giuseppe De Fabris, scultore allievo del Canova, venne aperta una scuola d’arte, volta a formare validi artisti modellatori e decoratori.
Ceramiche di Nove e Bassano: questo settore storico ha saputo anche rinnovarsi nel tempo, conquistando quote di mercato sia in Italia che all’estero.

L'ambiente circostante Nove
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L’origine, la vita economica e la storia del Comune di Nove sono legate al fiume Brenta che lo delimita, a est, per tutta la sua lunghezza. Il paese, infatti, è posto sul cono di deiezione del fiume al confine con Bassano del Grappa.

La vicinanza al fiume ha favorito l’insediamento di attività artigianali che hanno saputo sfruttare la forza motrice dell’acqua, primo fra tutti il settore della ceramica, che ha utilizzato i mulini per la macinazione dei ciottoli delle sponde, che venivano poi mescolati agli impasti e alle vernici. Si trova proprio a Nove, infatti, il suggestivo Mulino Pestasassi Baccin-Cecchetto-Stringa, il più antico in Europa nel suo genere. Anche il terreno ha avuto un ruolo importante per il settore ceramico, infatti è particolarmente ricco di argilla plastica e caolino, entrambi utilizzati negli impasti ceramici.

Inoltre, la vicinanza con il fiume, ha agevolato il trasporto delle ceramiche, che venivano portate già in tempi antichi a Venezia, per essere poi esportate in tutto il mondo.